Ormai ho letto tutti i libri di Philippa Gregory che sono riuscita a reperire in biblioteca...come farmi mancare l'ultimo arrivato negli scaffali?
E come spesso succede l'ultimo arrivato si rifà delle orme dei precedenti, certe volte anche troppo, perdendo la sua unicità.
Mi spiego meglio: avevo già letto la regina della rosa bianca, la cui protagonista è l'eterna rivale di Margaret, la protagonista di quest'ultimo libro.
Il risultato l'ho trovato noioso perchè sembrava di leggere lo stesso libro ma narrato dalla campana opposta.
Alla fine quindi non ne sono rimasta entusiasta, anche perchè l'intera trama era prevedibile fin nel minimo dettaglio.
In questo libro Margaret Beaufort narra la sua vita, dal matrimonio in giovane età da cui nasce Enrico Tudor, alle peripezie per far sedere suo figlio al trono d'Inghilterra, visto che è suo diritto di nascita essendo erede dei Lancaster.
Esce un ritratto abbastanza singolare di questa donna fermamente convinta di essere guidata dalla mano del Signore,anche quando si tratta di uccidere anime innocenti.Si sposerà tre volte, le prime due per volere della madre, e l'ultima per sua scelta, ma non per amore, bensì per stringere accordi e alleanze.
In sostanza m'è sembrato che stavolta la Gregory volesse vivere un po' di rendita delle sue storie precedenti...peccato!
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