mercoledì 13 marzo 2013

L'Insonne di Cinzia Tani

Io penso che se Cinzia Tani  non avesse scritto libri poteva dedicarsi tranquillamente alla carriera di serial killer perché trattare libri con questo argomento le riesce benissimo, riesce a essere così inquietante da toglierti perfino il sonno.
E inquietante è proprio questo ultimo libro che ho letto, L'insonne.
Siamo a Berlino, nel 1945, all'inizio del periodo hitleriano, quando la diffidenza per gli ebrei è alta.
Il dottor Martin Krieger trasforma la sua casa in una clinica dove tortura le sue cavie, ragazzi e ragazze destinati alla morte solo per il semplice fatto di avere malattie ereditarie o per essere ebrei e zingari.
A questi ragazzi l'uomo vuole togliere il sonno, perché convinto che possano diventare più vigili e attenti, e ovviamente più aggressivi.
Anche suo figlio Max ha subito in parte lo stesso trattamento, seppur non dovendo subire le sevizie degli altri ragazzi.
Il destino di Max si intreccerà con quello di Sophie, una ragazza fragile di origine ebrea, e Thomas, uno zingaro di indole ribelle.
Sophie riesce a fuggire dalla casa clinica assieme a Thomas, e solo dopo molti anni, a Parigi, rivedrà Max, che aveva sempre avuto un debole per lei.
Max diventa un bravo psichiatra, però attorno a lui si aggirano i sospetti per una serie di omicidi che il commissario Riboulet è deciso a scoprire.
Sophie è diventata un attrice e il suo cuore si divide tra Thomas, che l'ha sempre aiutata nel momenti peggiori, e Max, il suo primo amore.
In cuor suo Thomas odia a morte il rivale, che gli ricorda lo straziante periodo passato a Berlino.
Una storia travolgente sotto ogni aspetto, dove le angherie sono all'ordine del giorno.
Personalmente non ho mai amato leggere racconti sulla morte di centinaia di ebrei perché mi rattristano, ma questo romanzo ti rapisce letteralmente, nonostante tutte le crude realtà dell'epoca.


sabato 9 marzo 2013

Gang Bang di Chuck Palahniuk

Gang Bang è il primo libro che leggo di Chuck Palahniuk, autore famoso per il libro che ha dato spunto al film Seven, interpretato dalla star hollywoodiana Brad Pitt.
Sulla copertina del libro compare la scritta in inglese ''solo per adulti'', quindi già intuiamo che genere di libro questo possa essere.
L'ho letto per curiosità, ma non l'ho trovato intrigante e nemmeno scorrevole.
Possiamo definirlo particolare visto che si parla tantissimo dell'attrice Cassie Wright, che comunque passa in scena passiva, visto che il testo parla dei pensieri e dei dialoghi di tre dei suoi fans, messi in coda assieme ad altri uomini, per un totale di 600 maschi.
Cassie è un 'attrice di film molto spinti e per finire in bellezza la sua carriera questa signora decide di confrontarsi in un letto, sotto i riflettori, con questi 600 uomini.
Nella sala dove questi aspettano il loro turno si chiacchera di tutto, anche del probabile suicidio di Cassie per portare il suo film alle stelle.
Una cosa mi ha colpito nello stile di questo scrittore, ossia il fatto di spiazzare il lettore facendo pensare una cosa che poi effettivamente non è.
Di sicuro non è uno di quei lavori in cui si intuisce il susseguirsi della trama.
Per il resto non mi ha entusiasmato tantissimo,soprattutto per l'argomento trattato che non rientra tra i miei preferiti, proverò a cercare qualche altro suo libro da leggere con un argomento diverso.