Il Mercante di Lana è il primo romanzo con cui ha debuttato Valeria Montaldi.
Ambientato nel 1200 in quella che oggi è la regione della Valle d' Aosta, questo libro ci porta ad accompagnare frate Matthew nel suo lungo cammino attraverso l'Europa per giungere alla città di Felik, dove deve portare una sinistra ambasciata.
Matthew è un frate benedettino che vive una vita tranquilla nel suo monastero, fino a quando non offre asilo ad una ragazza accusata ingiustamente di eresia.
La tiene nascosta e le porta da mangiare, finchè un frate la vede girare per il monastero e avviso le autorità competenti, col risultato che questa viene messa al rogo assieme al suo cane e Matthew viene cacciato dal convento.
Una notte la povera sventurata si presenta nei sogni del frate, lasciandogli una missione da compiere: andare fino al villaggio di Felik e avvisare gli abitanti che se non convertiranno la loro bramosia di potere una grossa sciagura incomberà su tutta la valle.
Così ci ritroviamo a seguire le orme di questo frate spaventato che si affida al volere di Dio, incontrando nel suo percorso truffatori,banditi ma anche persone dall'animo nobile a cui aprirà il suo cuore e confesserà le sue perplessità.
Un romanzo storico medievale privo di banalità e di noia,anzi, lo ritengo incalzante e appassionante, sopratutto per l'intreccio perfetto di amore e di avventura.
mmmm interessante.. ci farò un pensierino!
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