L'apprendista di Venezia è un romanzo storico ambientato nella misteriosa e affascinante città lagunare, nel periodo in cui ogni gesto strano o innoportuno veniva sedato dalle guardie dell'Inquisizione, ossia attorno al 1500.
Luciano, un giovane ladruncolo orfano, ruba una melagrana e subito viene acciuffato dallo chef del doge, Antonio Amato.
Lo chef, colpito da fatto che il giovane avesse rubato una melagrana e non un tozzo di pane con cui ingozzarsi, non lo denuncia, ma lo porta con sè nelle cucine di palazzo, dove lo assume come suo apprendista.
Amato però non è solo un semplice chef e Luciano ne ha conferma: il vasto sapere del suo maestro lo lascia in più di qualche occasione senza parole.
Intanto per le calle della città corre voce dell'esistenza di un libro magico che contiene vari segreti tra cui la formula per l'eterna giovinezza e quella dell'alchimia e tutti lo vogliono.
Anche Luciano lo vorrebbe, per conquistare il cuore della sua amata Francesca.
Intanto, nascosto tra le mura di palazzo, assiste a omicidi e intrighi per la brama del potere a cui i dogi agognano.
Il ragazzo informa costantemente il suo maestro su tutto ciò che vede e Amato fa riflettere il giovane per insegnargli ogni giorno qualcosa di nuovo.
Lo chef nella sua cucina non crea semplici piatti ma opere d'arte in grado di cambiare lo stato d'animo di chi le consuma: una sorta di magia da cui Luciano resta affascinato.
E se fosse che il libro di cyui tanto si parla fosse in mano al suo maestro?
Questo è il tormento ce incuiosisce e allo stesso tempo spaventa il giovane apprendista.
Di questo libro, ben scritto e incalzante, ho amato non tanto la trama ma la descrizioni di Venezia, che sì, appare tanto bella e tanto magica, ma è anche traditrice e beffarda.
Ne scaturisce una descrizione come si dice, intrigante.
La trama è comunque brillante nel suo contesto.
Luciano, un giovane ladruncolo orfano, ruba una melagrana e subito viene acciuffato dallo chef del doge, Antonio Amato.
Lo chef, colpito da fatto che il giovane avesse rubato una melagrana e non un tozzo di pane con cui ingozzarsi, non lo denuncia, ma lo porta con sè nelle cucine di palazzo, dove lo assume come suo apprendista.
Amato però non è solo un semplice chef e Luciano ne ha conferma: il vasto sapere del suo maestro lo lascia in più di qualche occasione senza parole.
Intanto per le calle della città corre voce dell'esistenza di un libro magico che contiene vari segreti tra cui la formula per l'eterna giovinezza e quella dell'alchimia e tutti lo vogliono.
Anche Luciano lo vorrebbe, per conquistare il cuore della sua amata Francesca.
Intanto, nascosto tra le mura di palazzo, assiste a omicidi e intrighi per la brama del potere a cui i dogi agognano.
Il ragazzo informa costantemente il suo maestro su tutto ciò che vede e Amato fa riflettere il giovane per insegnargli ogni giorno qualcosa di nuovo.
Lo chef nella sua cucina non crea semplici piatti ma opere d'arte in grado di cambiare lo stato d'animo di chi le consuma: una sorta di magia da cui Luciano resta affascinato.
E se fosse che il libro di cyui tanto si parla fosse in mano al suo maestro?
Questo è il tormento ce incuiosisce e allo stesso tempo spaventa il giovane apprendista.
Di questo libro, ben scritto e incalzante, ho amato non tanto la trama ma la descrizioni di Venezia, che sì, appare tanto bella e tanto magica, ma è anche traditrice e beffarda.
Ne scaturisce una descrizione come si dice, intrigante.
La trama è comunque brillante nel suo contesto.
trama affascinante, sia per l'ambientazione storica che per quella cuciniera!
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