domenica 24 gennaio 2010

MARINA di Carlos Ruiz Zafòn


Marina è il primo libro scritto da Carlos Ruiz Zafòn, autore reso famoso grazie all'opera intitolata ''l'ombra del vento'', in cui tenta di cambiare il suo stile.
Ho finito di leggerlo poche sere fa.
Come per gli altri libri, anche questo rientra nell'epoca del finir degli anni 70, e sempre con Barcellona a fare da sfondo.
Dal mio punto di vista questo libro è proprio un anteprima de ''L'ombra del Vento'', dove si riesce già a catturare lo stile di Zafòn che intreccia in maniera sublime enigmi del passato, l'amore del sapere e la suggestiva bellezza gotica di Barcellona.

Protagonista di questa storia è Oscar Drai, giovane studente che spende la sua adolescenza tra le mura di un collegio.
Oscar ama fuggire di nascosto dal collegioe andare alla scoperta degli angolo nascosti della città e dei palazzi antichi che trasudano storia. Ed è proprio durante una di queste fughe che viene rapito dalla bellezza di una musica, tanto che varca il cancello di una vecchia villa e si avvicina alla veranda da dove provengono le note.
Avvicinandosi al grammofono della stanza vede un orologio da taschino e lo prende in mano. Proprio in quel momento si accorge di non essere solo nella stanza e scappa travolto dal panico.
Solo una volta arrivato in collegio si accorge di avere ancora l'orologio tra le mani.
Nei giorni successivi il senso di colpa si impadronisce di lui e decide di restituire l'oggetto.
Ed è proprio in questo frangente he conoscerà Marina e il padre German.
Sempre in questo frangente la sua vità cambierà radicalmente mescolando assieme fughe dal collegio, misteri, segreti inconfessabili e persone strane.

Già la prima frase del libro preannuncia il velo misterioso che vi si cela dentro.
La frase è questa : '' Una volta Marina mi disse che ricordiamo solo quello che non è mai accaduto''.
Anche questa opera riesce a catturare la curiosità del lettore, senza deludere le sue aspettative, ma senza comunque avere una sequenza scontata.
Zafòn ha del talento, è una penna che mi incuriosisce molto anche se esce dai miei schemi quotidiani.
Riesce nei suoi racconti a trasmettere emozioni e stati d'animo, cosa che riesce a fare solo un libro che puo' definirsi tale.
Marina è proprio il preludio a quelli che saranno poi i successi consecutivi dell'autore.

2 commenti:

  1. Figo il blog! Io non ho neanche il comodino, uso direttamente il letto! Baci ;)

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  2. Di Zafon ho letto, tempo fa, L'ombra del vento e ricordo che mi piacque.. Anche se poi all'uscita dei suoi nuovi libri non mi sono catapultata in libreria ad acquistarli :) Mah, chissà.. forse ci faccio un pensiero!!

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